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STRANGERS
IN THE NIGHT
Atti di metamorfosi contemporanea

 

 

Il vecchio mondo sta morendo.

Quello nuovo tarda a comparire.

E in questo chiaroscuro nascono i mostri.

Antonio Gramsci

 

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Iniziato con suggestioni legate a La Metamorfosi di Franz Kafka, il processo creativo di Strangers in the Night si è progressivamente distanziato dal riferimento letterario per approdare a una drammaturgia autonoma, nutrita da influenze più determinanti: la psicanalisi freudiana, con il suo scavo nell’inconscio e nei meccanismi della rimozione; il teatro epico di Brecht, con il suo sguardo critico e distaccato sulla realtà sociale; l’assurdo beckettiano, che trasforma il vuoto e l’attesa in esperienza esistenziale; le visioni oniriche e surreali di Gondry, capaci di coniugare poesia e straniamento visivo.

Da queste matrici nasce uno spettacolo che mette in discussione la natura stessa della performance: il metateatro diventa strumento di indagine e smascheramento, il confine tra scena e realtà si incrina, la finzione si rivela come spazio di potere e manipolazione.

Il corpo in scena è linguaggio vivo e instabile: si contorce, si spezza, si moltiplica in ruoli contraddittori, rivelando tensioni interiori che richiamano le forze represse, difensive e pulsionali di una psiche divisa. La parola non spiega, ma incrina; il gesto non decora, ma rivela.

Traumi personali, bugie, gaslighting e meccanismi di costruzione del sé emergono non come concetti astratti, ma come dinamiche agite: confessioni che si contraddicono, momenti di intimità che diventano crudeltà, ironia che improvvisamente si piega verso il tragico. Lo spettacolo è composto da quadri che mescolano differenti linguaggi performativi, lasciando nello spettatore la sensazione di un equilibrio costantemente precario, fragile, pronto a crollare.

Trasognato e sotterraneamente politico, Strangers in the Night coniuga realismo sociale e scrittura tragicomica, opponendosi tanto al patetismo quanto al compiacimento estetico. Attraverso ironia tagliente, improvvisi slittamenti tonali e incursioni dirette verso il pubblico, la pièce diventa un gioco spietato e affascinante.

La poetica compositiva sceglie il linguaggio della sconfitta per parlare di speranza: ogni caduta apre alla possibilità di una rinascita, ogni decadenza custodisce la promessa di una trasformazione. L’esperienza dello spettatore si colloca proprio in questo spazio instabile, fatto di continui ribaltamenti, dove la violenza convive con l’ironia, la vulnerabilità con la crudeltà, la realtà con la sua messa in scena.

Strangers in the Night è dunque un’indagine sul chiaroscuro dell’esistenza contemporanea, sull’impossibilità di distinguere completamente verità e finzione, ma anche sulla capacità dell’arte performativa di abitare quello spazio ambiguo e trasformarlo in esperienza collettiva.

STRANGERS IN THE NIGHT

di  Jos Baker, Linus Jansner, Carlo Massari 

Co-creato e performato da Jos Baker, Linus Jansner, Carlo Massari

Da un'idea di Carlo Massari

Script di Jos Baker

In collaborazione con Martina La Ragione, Chiara Osella

Musica e composizione sonora Andreas Moulin

Direzione tecnica Francesco Massari

Costumi Chiara Defant

Un progetto di Carlo Massari/C&C Company

Una produzione C&C Company / SPaCCa

In co-produzione con Oriente Occidente, Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, Transart Festival
 

Con il sostegno di ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro Nazionale – focus CARNE
Con il contributo di Assessorato alla Cultura - Regione Emilia Romagna e MIC - Ministero della Cultura

Durata 60'

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