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LE BLATTE
COCKROACHES
Atti di metamorfosi contemporanea

 

 

Il vecchio mondo sta morendo.

Quello nuovo tarda a comparire.

E in questo chiaroscuro nascono i mostri.

Antonio Gramsci

 

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Al termine della deriva umana, dello sgretolamento, dell’appiattimento sociale, della rimozione forzata della memoria, di tutto ciò che è stato, che ci ha preceduti…

Dopo l’orrore è davvero meglio ricominciare? Ma da dove? Come? E con chi?

 

Siamo solo all’inizio di una nuova era ma già percepiamo un’atmosfera asfittica e sotto ogni aspetto - umano, sociale, ambientale, … - sentiamo di essere arrivati ad un punto di non ritorno.

 

Ci sentiamo nudi di fronte al presente e al domani e non sappiamo quale sia l’abito giusto da indossare, quello più adatto per presenziare al gran finale, la festa che precederà l’estinzione. Pur essendo solo all’inizio del secolo, sentiamo di appartenere già alla decadenza che sempre contraddistingue la fine di un’era e ci abbandoniamo melancolici alle note di An der schönen blauen Donau.

 

A cento anni dalla morte di Franz Kafka, padre de La Metamorfosi, il suo protagonista Gregor Samsa gli sopravvive, si adatta e prolifica, dando vita ad una comunità di blattoidei che popolano le rovine di un “mondo antico”: il nostro.

 

Ispirato, tra gli altri, al capolavoro dello scrittore ungherese, LE BLATTE è una favola fisica contemporanea, surreale e sociale, dura e disincantata, che tenta di descrivere la realtà nella sua commovente e meravigliosa, cruda, desolazione.

Parabola umanista, narrata con irreale leggerezza, questa nuova Creazione prova a trasformare in poesia la banalità del quotidiano, in cui i suoi protagonisti antieroi rimangono sospesi tra la prigione del reale ed un sogno di fuga. Anime che tentano di annacquare malinconia e affanni nel continuo, incessante fare, nel parlare, danzicchiare, canticchiare, fischiettare… Un’umanità spicciola, stralunata e autentica, capace costantemente di cadere e rialzarsi, e che si aggira affamata in cerca di relazioni con il prossimo.

Un atto surreale e tragicomico nel quale lo spettatore, suo malgrado, può riconoscersi nelle fragilità del quotidiano, un Vangelo apocrifo che narra di peccatori involontari in attesa di una personale Apocalisse, di un Gratta&Vinci vincente, di un “…e vissero tutti felici e contenti” che mai arriverà.

 

Un microcosmo brulicante che dà vita a diversi quadri scenici fatti di corpi e voci, in una mescolanza trans-disciplinare di linguaggi necessari e privi di sovrastrutture, che accomuna dagli esordi la ricerca poetica di C&C Company. L'utilizzo dei corpi e del movimento a sostegno dell’iper-narrazione scenica.

 

LE BLATTE si basa su una costruzione drammaturgica progettata per capitoli sequenziali, di cui al momento si individuano i sottotitoli: Fino a qui tutto bene, Antropo-cena, Tragedia, Residuo non differenziabile, La Bellezza salverà il mondo?, Natura morta, Tutto è bene quel che finisce.

 

La scenografia è scarna, minimale: un monolite di cemento, forse un vecchio muro, arricchito dall’utilizzo di proiezioni in video-mapping rappresentanti orde di blatte migranti in cerca della sopravvivenza, e resa viva dalla costante interazione con i quattro/cinque performer che a loro volta lottano e annaspano per non soccombere l’un l’altro.

Una metafora distopica, ma non troppo…

 

Trasognato e sotterraneamente politico, LE BLATTE nasce con l’intento di combinare un realismo sociale ad una scrittura tragicomica, opponendosi ai pietismi e patetismi e invitando lo spettatore a riflettere sul presente (e forse il futuro prossimo) attraverso uno humor nero e pungente.

 

Seriamente ironica, la poetica compositiva impiega il linguaggio della sconfitta per parlare di speranza, della decadenza in attesa di una rinascita, della caduta che precede (forse) l’agognata risalita.

 

Questa nuova Creazione è parte del percorso di ricerca triennale sulle “Metamorfosi” già avviato la scorsa annualità da C&C e segna un‘importante passo verso l’affermazione dello stile compositivo identitario della Compagnia.

Creazione originale  Carlo Massari

Cast Josh Baker, Carlo Massari, ...

Vocal coach Chiara Osella

Composizione sonora originale Andreas Moulin

Disegno luci  Francesco Massari


Produzione C&C

In co-produzione con Oriente Occidente, Emilia Romagna Teatro

Produzione internazionale delegata Petri Dish Company

Con il sostegno di  Transart Festival

E con il supporto di Teatro Akropolis, Triangolo Scaleno Teatro

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