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A PESO MORTO
Lui & Lei

 

 

 

La vita si mostra in tutta la sua difficoltà ma, quando la decisione è presa, si può andare avanti (...)

Massari riafferma il valore di tenere duro e, nonostante le vicissitudini, buttarsi il passato alle spalle senza rimorsi né rimpianti.

Luciano Uggè-Traiettorie

Con "A peso morto" Massari fotografa una pietas contemporanea che arriva dritta al cuore.

Giuseppe Distefano-Exibart

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Due soli site-specific: Lui e Lei.

Una performance graffiante, una sorta di fotogramma di una periferia senza tempo e identità. I protagonisti sono  comparse passive di una città che non riconoscono, di una periferia voluta, desiderata, ma sottratta a morsi nell’inutile e alquanto misteriosa nuova definizione di “Città Metropolitana”, che significa tutto e il suo contrario e che sprofonda nell’oblio… La città si “evolve”, si espande, dimenticandosi degli individui che hanno abitato le zone più marginali connotandole con i loro stessi tratti distintivi, con i dialetti, con le proprie memorie, le proprie rugosità. Corpi una volta protagonisti, ora pronti al crollo. Un microcosmo statico, stantio, rigonfio di vuotezza. La performance è uno studio open air sul vuoto della memoria perduta, sull’oblio delle cose andate. Che cosa resta? Corpi esanimi di eroi, re, caduti in disgrazia, malinconici e sognanti, in attesa di qualcuno che si accorga di loro ancora una volta. A peso morto rappresenta la pietas contemporanea con una fisicità che alterna lunghi momenti di staticità a improvvisi cedimenti, dinamiche e antidinamiche, distorsioni, disadattamento, sviluppando una profonda indagine sui cambiamenti e le dinamiche sociali.

Andrea Macchia 2_edited_edited.jpg

Creazione originale ed interpretazione Carlo Massari

Maschere Lee Ellis


Produzione C&C

In co-produzione con Margine Operativo

Selezionato Contact Zones 2019

Premio TrenOFF 2017

2 solli Lui, Lei

Durata 25'

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